Il Mercato Expandi era il mercato azionario esistente fino al 22 giugno 2009 nel quale erano quotati i titoli cosiddetti small cap. Sulla base della modalità di negoziazione, gli strumenti finanziari trattati in questo mercato si dividevano in classe 1 e classe 2.
Nella classe 1 erano compresi i titoli per i quali l'emittente nominava un intermediario che si offriva come controparte tra compratori e venditori, favorendo la formazione degli scambi (specialist). La contrattazione dei titoli di classe 1 si aveva tra le 8:00 e le 16:35 e si articolava nella fase d'asta iniziale, negoziazione continua e asta di chiusura che concludeva la seduta.
Nella classe 2 invece erano compresi titoli privi di intermediazione, pertanto il mercato di questi titoli presentava minor liquidità di quello dei titoli di classe 1. La seduta si articolava in preapertura (immissione degli ordini di compravendita da parte degli operatori), validazione (verifica della compatibilita` tra ordini e parametri di validita` di borsa), apertura (esecuzione dei contratti abbinando le varie proposte) e asta di chiusura. Anche qui le negoziazione aveva luogo tra le 8:00 e le 16:30.
Gli intermediari che operavano nel mercato Expandi in qualità di dealer erano banche e Sim.
I requisiti di accesso al mercato erano:
* Capitalizzazione minima di 1 milione di Euro
* Flottante di minimo il 10% pari ad almeno 750.000 Euro
* Ultimi due bilanci pubblicati ed almeno l'ultimo sottoposto a revisione contabile
* Requisiti di profittabilità
A seguito della chiusura definitiva del Mercato Expandi, dal 22 giugno 2009 le società quotate sul mercato Expandi si sono trasferite sull'MTA. In sostituzione del Mercato Expandi è stato creato l'AIM Italia (Alternative Investment Market Italia), mercato rivolto alle piccole e medie imprese, con requisiti di accesso e permanenza estrememente semplificati e poco costosi.
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