Teoria della rendita fondiaria fisiocrati fattori produttivi

Il concetto e la teoria della rendita nacquero con esclusivo rife­rimento alla sfera della produzione agricola (rendita fondiaria). I fisiocrati furono i primi a stu­diare il fenomeno della rendita, da essi chiamata «piodotto netto», perché rappresenterebbe quella parte di reddito che rimane dopo avere remu­nerato il capitale e il lavoro impiegato nella coltivazione; la causa di questo sovrappiù, di questo prodotto netto, sarebbe la naturale e spontanea fertilità del suolo. Un'altra teoria sul­la rendita formulò Davide Ricardo, il quale sosten­ne che la rendita è l'effetto della diversa produtti; vità delle terre poste a coltura e dei capitali impiegati (rendita ricardiana), per cui a rendita sarebbe un elemento differenziale (onde 1 altro nome, di rendita differenziale) di cui godono i terreni migliori, a causa e in proporzione della differente produt­tività del capitale e del lavoro impiegati, rispetto ai terreni meno fertili. Oggi possiamo dire che la rendita fondiaria non proviene solo dalla maggiore fertilità della terra, ma anche dalla sua prossimità al mercato. Dalla scuola socialista fu negata si nega tuttora la legittimità della rendita perchè, si disse, « non essendo essa la remunerazione del lavoro ne del nsparmio, e in­giusto che un individuo la percepisca a pre­ferenza di un altro ». Il concetto di rendita, rife­rito originariamente al solo fattore terra, e sta­to esteso a tutti i fattori produttivi comprese le capacità personali, sulla base della considera­zione che; ogni volta che esista un divario fra il prezzo e il costo di produzione dei servizi che si traggono da un certo capitale, la quota diffe­renziale, detta appunto rendita in senso generale, ri­sulta indipendente dal lavoro e dal capitale impiegati.

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