Previdenza sociale inps inail sistema economico liberistico
La previdenza sociale è il complesso di attività svolte dallo stato, direttamente o indirettamente, mediante organi o istituti delegati, per provvedere ai bisogni dei lavoratori, in dipendenza di eventi che rendano temporaneamente o definitivamente impossibile l'attività lavorativa. Nella Costituzione italiana è stabilito: « I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria » ed inoltre: « Ai compiti previsti provvedono organi ed istituti predisposti ed integrati dallo Stato ». Rientrano nella previdenza sociale le assicurazioni sociali gestite da enti pubblici sotto la vigilanza del Ministero del Lavoro (I.N.P.S. contro invalidità e vecchiaia disoccupazione; I.N.A.I.L. contro gli infortuni sul lavoro; I.N.A.M. contro le malattie; ecc). La necessità di una previdenza sociale è stata avvertita solo nel XIX sec, col formarsi delle grandi masse operaie esposte ai pericoli delle lavorazioni meccaniche, chimiche, minerarie, che mietevano vittime. Inoltre, il sistema economico liberistico, come creava improvvisamente occasioni di lavoro, altrettanto facilmente creava moltitudini di disoccupati. Negli ultimi decenni dell'Ottocento, sotto la pressione delle agitazioni operaie e per l'ingresso nei parlamenti degli elementi della sinistra radicale e socialista, gli Stati d'Europa promossero una complessa legislazione protettiva del lavoro, che andava poi progressivamente sviluppandosi. In Italia le tappe principali della legislazione previdenziale sono le seguenti: 1898: istituzione della assicurazione obbligatoria contro gli infortuni degli operai; 1910: istituzione di un sussidio in caso di parto o di aborto per le operaie dell'industria; 1917: assicurazione obbligatoria contro gli infortuni dei contadini; 1919: assicurazione obbligatoria per la invalidità e la vecchiaia; 1923: assicurazione obbligatoria contro la disoccupazione involontaria; 1927: assicurazione obbligatoria contro la tubercolosi; 1929: assicurazione obbligatoria contro le malattie professionali; 1943: assicurazione obbligatoria contro le malattie comuni; 1945: istituzione di una cassa di integrazione dei salari per gli operai dell'industria lavoranti ad orario ridotto; 1946: istituzione di un sussidio postsanatoriale ai dimessi dalle case di cura. Gli anni successivi vedevano l'estensione a sempre più numerose categorie degli istituti di previdenza. Nella maggior parte dei suoi interventi, la previdenza sociale è organata come assicurazione, e quindi le diverse forme previdenziali assumono anche il nome di assicurazioni sociali. Si citano, ad esempio, l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, l'assicurazione per l'invalidità, la vecchiaia e superstiti, l'assicurazione contro le malattie, l'assicurazione contro la disoccupazione, ecc. Le assicurazioni sociali non si estendono sempre a tutti i lavoratori, ma spesso riguardano soltanto alcune categorie di essi. Ad esempio, l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro nell'industria, protegge soltanto i lavoratori manuali e sempreché siano addetti a determinate attività.
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