Imprese e mercati concorrenziali
Se l'impresa operasse in mercati perfettamente concorrenziali i prezzi di tutti i suoi output e input sarebbero dati, cioè stabiliti automaticamente, dal mercato, e a essa non resterebbe che conformarvisi.
Se l'impresa avesse un potere di mercato per certi output o input (come quando, per esempio, è l'unico produttore di un output - monopolista; o l'unico acquirente di un input, cioè monopsonista) i rispettivi prezzi dipenderebbero dalle sue scelte in ordine alle quantità da vendere o da comprare (e, nel fare queste scelte, l'impresa terrebbe ovviamente conto dell'ampiezza del suo mercato di vendita, nel caso di un output; o di acquisto, nel caso di un input).
In regime di concorrenza il sistema economico tende sempre, senza mai raggiungerlo, a un equilibrio in cui la remunerazione del capitale sia uguale in ogni impiego: in tale situazione il profitto netto sarebbe zero, e il tasso di profitto lordo sarebbe uguale al tasso d'interesse. In questo caso il profitto lordo viene chiamato normale.
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