Le motivazioni che possono portare alla fusione d'azienda sono diverse, ma fanno sempre riferimento alle sinergie e alle economie di scala che si possono conseguire con la costituzione di realtà aziendali maggiormente in grado di cogliere opportunità di mercato, di accedere ai capitali di rischio e di credito, di investire in innovazione e ricerca.
Dalla seconda metà degli anni Ottanta, soprattutto nei mercati americano e inglese, il trend di concentrazioni aziendali si è venuto a caratterizzare su alcuni settori (alimentare, automobilistico, distribuzione), mentre per altri la formula imprenditoriale vincente si è dimostrata quella della flessibilità e delle dimensioni aziendali contenute (pur in presenza dell'appartenenza a gruppi industriali rilevanti in grado di garantire alcuni benefici legati all'appartenenza a gruppi multinazionali).
Infine, la fusione d'azienda può riunire imprese simili (ricercando in tal modo la dimensione più adatta per il conseguimento di costi più bassi) o imprese fra loro differenti (attuando in tal modo una riduzione del complessivo rischio di impresa, nota come diversificazione settoriale).
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